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DIFFERENZIAZIONE SESSUALE in maschio o femmina:

  • Sesso “primario”: in biologia non si parla propriamente di un sesso “primario” femminile e di uno “derivato” maschile. Però, a livello embrionale, lo sviluppo parte da uno stadio indifferenziato: i genitali interni ed esterni possono evolvere sia in senso maschile che femminile.
  • Differenziazione:
    • Nelle prime 6–7 settimane di gestazione, l’embrione ha strutture bipotenziali (gonadi indifferenziate, dotti di Müller e di Wolff).
    • Se è presente il cromosoma Y, il gene SRY attiva la differenziazione della gonade in testicolo.
    • I testicoli in sviluppo producono testosterone (che stimola i dotti di Wolff → epididimo, deferenti, vescicole seminali) e AMH (ormone anti-Mülleriano, che fa regredire i dotti di Müller → quelli che altrimenti darebbero origine a utero e tube).
    • Senza il cromosoma Y (XX), e quindi senza SRY, la gonade diventa ovaio e i dotti di Müller danno origine alle strutture femminili (utero, tube, parte della vagina).
  • Genitali esterni:
    • Fino a circa 8 settimane sono indistinguibili.
    • Con l’azione del dihydrotestosterone (DHT, derivato del testosterone), si formano pene e scroto; in assenza di androgeni, lo sviluppo prosegue in senso femminile (clitoride, piccole e grandi labbra).

👉 Quindi:

  • Non è del tutto corretto dire che “il sesso primario è femminile”: meglio dire che in assenza di segnali mascolinizzanti, lo sviluppo segue di default la via femminile.
  • È vero che la differenziazione maschile richiede la presenza di testosterone (e AMH) e che questa avviene tra la 7ª e la 12ª settimana circa.

Vuoi che ti prepari uno schemino cronologico semplice con le tappe principali della differenziazione sessuale fetale (settimana per settimana)?

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